Tratto da www.elco-risparmioenergetico.it
Le pompe di calore sono macchine che sfruttano la differenza di temperatura tra l’ambiente esterno e quello interno per produrre energia termica. L’energia termica può essere impiegata per il riscaldamento ed eventualmente il raffrescamento dell’ambiente interno, nonché per la produzione di acqua calda sanitaria.
La sorgente esterna può essere costituita da aria, terreno o acqua: grazie all’ampia varietà di applicazioni, le pompe di calore sono idonee a tutte le tipologie di utenze e permettono di soddisfare il fabbisogno energico e termico con notevoli vantaggi, sia ambientali che economici. In questa sezione considereremo in particolare le pompe di calore idroniche, che trasferiscono l’energia all’acqua utilizzandola come fluido nell’impianto di distribuzione.
COME FUNZIONA?
Una pompa di calore è composta da un circuito chiuso nel quale si realizzano le seguenti fasi:
1. L’energia termica è assorbita dalla sorgente esterna attraverso l’evaporatore. Questo scambio termico comporta l’evaporazione del fluido frigorigeno.
2. Il vapore è aspirato dal compressore, dove la sua pressione viene innalzata con ulteriore trasferimento di energia.
3. Il vapore ad alta pressione entra nel condensatore, passa alla fase liquida e cede all’utenza l’energia prima ricevuta.
4. Il circuito si chiude con la riduzione di pressione del fluido frigorigeno, che quindi è di nuovo disponibile per l’evaporazione.
Con questo processo il calore disponibile all’utenza è pari alla somma tra l’energia termica assorbita presso la sorgente e l’energia meccanica fornita dal compressore. L’apporto energetico all’utenza è quindi ben superiore al consumo elettrico della macchina, che è destinato principalmente all’azionamento del compressore.
La pompa di calore può essere anche di tipo “reversibile” e operare in modalità di riscaldamento o raffrescamento. Questo è reso possibile da una valvola che inverte il ciclo e i ruoli assunti dagli scambiatori sopra descritti: presso la sorgente avviene la condensazione e lo smaltimento del calore, mentre presso lo scambiatore dell’utenza viene asportato il calore.
TIPI DI POMPE DI CALORE
Aria – acqua
La pompa di calore aria – acqua estrae calore dall’aria esterna tramite l’evaporatore. Qui il fluido frigorigeno assorbe calore, dando luogo al ciclo sopra descritto. Queste unità sono normalmente in grado di soddisfare il fabbisogno di energia termica delle diverse utenze, ma possono anche essere associate ad altri dispositivi. Questa tipologia è particolarmente facile ed economica da installare e da integrare nell’impianto.
Acqua – acqua
La pompa di calore acqua/acqua recupera energia dall’acqua, proveniente per esempio da una falda. L’acqua è prelevata mediante un pozzo di prelevamento e poi convogliata all’evaporatore dove cede calore e viene smaltita.
Con questo tipo di impianto sono necessarie alcune analisi preventive per valutare le caratteristiche dell’acqua e del relativo impianto di prelievo e smaltimento. Questa soluzione si distingue per l’efficienza energetica in ogni condizione climatica, conseguita grazie alla temperatura di sorgente favorevole e pressoché costante.
Unità geotermiche
Le pompe di calore geotermiche impiegano il suolo come sorgente termica. Il loro funzionamento è simile a quello delle unità acqua-acqua: lo scambio termico avviene mediante acqua glicolata che circola tra l’evaporatore e le sonde. Queste sono costituite da un’apposita superficie di scambio a contatto con il terreno e possono essere realizzate con disposizione orizzontale (i collettori sono interrati a circa 1.5 metri di profondità, su una superficie ampia) oppure verticale (le sonde penetrano fino a una profondità di 50-60 metri, a seconda del tipo di terreno, occupando una ridotta superficie in pianta). Valutare preventivamente le caratteristiche del terreno è fondamentale in questo tipo di impianto, che ha il grande vantaggio di garantire l’efficienza energetica in ogni condizione climatica.
VANTAGGI
I vantaggi di queste tecnologie sono numerosi e importanti: si va da una netta riduzione dei costi di esercizio – basti pensare che circa il 70% della spesa energetica delle famiglie proviene dal riscaldamento – a una notevole diminuzione di gas climalteranti, con conseguenze benefiche per l’ambiente.
Inoltre, nel caso in cui la pompa di calore fosse integrata a un impianto per la produzione di energia elettrica pulita –come i pannelli fotovoltaici – la generazione di calore potrebbe considerarsi a impatto zero.
Le pompe di calore possono coprire da sole l’intero fabbisogno energetico termico delle diverse strutture, assicurando a famiglie, imprese e amministrazioni la piena autosufficienza termica.
COME SCEGLIERE LA POMPA DI CALORE
Per la scelta del tipo di impianto e di unità si devono prendere in considerazione diverse variabili: lo spazio disponibile, il fabbisogno di energia termica, le caratteristiche climatiche, le temperature di impiego delle sorgenti, i costi dell’unità e dell’impianto, nonché i tempi di esecuzione – che aumentano notevolmente per impianti acqua-acqua e geotermici, anche per le inerenti procedure di autorizzazione.
DI QUALI INCENTIVI POSSO USUFRUIRE?
Per tutto il 2012 le pompe di calore installate su edifici già esistenti e accatastati possono usufruire di una detrazione fiscale pari al 55% delle spese di acquisto e installazione, da ripartire in 10 anni. Possono usufruire dell’incentivo tutti i contribuenti che possiedono l’immobile in cui si effettua l’intervento.
QUANTO COSTA?
Il costo complessivo di una pompa di calore dipende da diverse variabili, che comprendono metratura, posizione geografica e scopi di utilizzo. Per richiedere un preventivo su misura Contatta Rappresentanze Termotecniche di Vincenzo Lo Iacono allo 0918907789 agenzia per PALERMO/TRAPANI/MESSINA e province